A discapito di quanto si possa pensare nell’ideale comune, anche sugli autobus è possibile ricreare dei veri e propri giardini pensili, ovvero degli interi tetti di autobus trasformati in aree verdi che diventano la casa perfetta per i giardini pensili, la novità curiosa ma affascinante arriva da New York e promette di rivoluzionare l’estetica del trasporto pubblico.
In effetti grazie a questi nuovi autobus sarebbe possibile portare un pò di verde, di piante nelle città ostruite dallo smog, liberandole, seppur in minima parte da quel caos asfissiante che le contraddistingue. Inoltre grazie al giardino pensile si può ottenere all’interno dell’autobus anche un migliore isolamento acustico decisamente non trascurabile.
Il primo esempio di questa meraviglia è stato inventato da Marco Antonio Castro Cosio, un garden designer che ha praticamente inventato, a New York appunto, il primo autobus-giardino. L’inventore ha infatti ideato questo progetto in occasione della sua tesi di laurea presso la New York University, con l’installazione chiamata Bus Roots (radici per autobus). Lo scopo della tesi era quello di sfruttare gli spazi come le superfici dei bus come monolocali a copertura del lavoro offerto dagli autisti e dal servizio sfruttato dai passeggeri.
Un primo prototipo di questa idea è stato realizzato sui BioBus, svilupati da Ben Dubin-Thealer, insegnante di Scienze Naturali alla stessa New York University con l’idea di realizzare un laboratorio mobile sul quale affrontare il suo studio e quello dei suoi studenti. Oltre che il fattore estetico sicuramente domniante c’è da considerare che ci sarà da parte di questi tetti mobili un, seppur irrisorio, assorbimento di CO2, oltre che un avvicinamento dei cittadini verso l’interesse per la natura.