La benzina sale alle stelle, come le tasse e le spese delle famiglie italiane. Allora occorre trovare qualche sistema per limitare le spese. Sembra quindi che gli italiani non prendano quasi più l’automobile per andare al lavoro, ma hnno cominciato a riscoprire i mezzi pubblici.
Tutti quanti dovremmo essere contenti, si risparmia subito il costo della benzina che è cresciuto a dismisura e si fa bene all’ambiente.
Molte associazoini ambientaliste sono anni che predicano di abbandonare le inquinanti quattro ruote per favorire le biciclette, i mezzi pubblici o al massimo il car pooling. P
iù una necessità che una scelta. Con la benzina verde arrivata oltre i 2 euro al litro in alcune Regioni d’Italia ed i costi delle automobili che salgono sempre di più, un numero sempre crescente di persone sta scegliendo mezzi alternativi per andare a lavorare o spostarsi. I dati più netti si registrano nelle grandi città, come ad esempo, Roma e Milano, nelle quali si aggiunge anche la particolarità delle aree con una limitazione dell’ingresso delle auto in intere zone cittadine, come le famose zone ambientali, le zone Eco-pass ed Area C.
Secondo i dati resi pubblici dall’Unione Petrolifera, il consumo di benzina e gasolio è sceso, in questo periodo, del 20 % rispetto allo scorso anno, un po’ per colpa dei loro aumenti, un po’ a causa anche delle accise che sono le più alte d’Europa. D’altra parte però anche il prezzo dei biglietti degli autobus è aumentato ovunque, perchè anche i mezzi pubblici impiegano combustibili di origine fossile. Stretti dalla morsa della benzina, pare che i cittadini preferiscano gli abbonamenti mensili o addirittura annuali, anche se non prendono i mezzi pubblici tutti i giorni, perché a conti fatti convengono molo di più.