Il mercato delle auto inquinanti dovrà ben presto confrontarsi con una nuova tipologia di auto fino ad ora in ombra. Si tratta delle auto ad aria compressa che, secondo quanto affermato dalla MDI entreranno, almeno con un modello, sul mercato a partire dal prossimo anno dimostrando l’efficienza e la sostenibilità di questi veicoli.
Le auto ad aria compressa negli ultimi tempi erano state si mostrate tempo fa ma di loro si era persa ogni notizia. Ora con l’annuncio di Motor Development International hanno riacquistato concretezza specialmente per il fatto che già dall’anno prossimo sarà possibile trovarne almeno un modello sul mercato. Un mercato che sarà provato da questo inserimento poichè la pulizia a livello ambientale di quest’auto è elevatissima senza contare i costi contenuti con i quali ci si dovrebbe confrontare.
A produrre le nuove auto ad aria compressa sarà la TATA che entrerà innanzitutto nel mercato lussemburghese, nonostante sia possibile acquistarla in Italia attraverso il sito dell’azienda MDI. L’utenza verso cui si rivolge la casa produttrice è abbastanza ampia poichè arriverà a produrre dalla normale utilitaria, agli autobus, alle auto per ragazzini (a partire dai 14 anni), che potranno guidarla con il solo patentino.
La prima auto che entrerà sul mercato si chiamerà AirPod, sarà possibile registrare l’auto come un quadriciclo leggero e sarà possibile guidarla a partire dai 16 anni, e raggiunge una velocità massima di 80 km/h, rendendosi quindi ottimale per l’utilizzo in città. Per quanto riguarda invece i consumi, con un pieno sarà possibile percorrere fino a 200 km, inoltre il pieno sarebbe possibile farlo nelle abitazioni, al costo di circa 1 euro al litro. Se invece ci si reca dal benzinaio per ricaricare il prezzo si aggira attorno ai 2 euro.
Come detto i costi dell’auto saranno contenuti e infatti il prezzo totale della maglia sarà di 7000 euro circa. Le auto che saranno prodotte dalla TATA hanno al loro interno un motore elettrico comune. Inoltre grazie al nuovo impianto sarà possibile abbattere le emissioni che si azzererebbero. Praticamente le emisssioni ci sono e sono bassissime rispetto a quelle che impiegherebbe un auto normale. Si tratta ora di vedere se il progetto riscuoterà consensi in Italia come ha fatto in altre parti del modno.