Sarà la marmellata di mirtillo l’ingrediente segreto dei nuovi pannelli solari

L’Università La Sapienza di Roma ha realizzato un nuovo prototipo di impianto fotovoltaico capace di sfruttare l’energia solare attraverso l’utilizzo di un prodotto alternativo e alquanto insolito. L’ingrediente segreto in questione, che molto presto andrà a sostituire il tradizionale silicio, è la marmellata di mirtilli.

I denti dei mollusci migliorano l’efficienza delle celle solari

I ricercatori della Facoltà di Ingegneria dell’Università della California hanno scoperto una bizzarra connessione tra le celle solari e i molluschi. Attraverso l’analisi di una particolare specie di lumaca di mare, il Cryptochiton Stelleri, gli studiosi sono giunti ad un’importante conclusione, che porterebbe ad un notevole miglioramento, in termini di efficienza, degli impianti fotovoltaici attualmente in uso.

Lo sviluppo del fotovoltaico e il suo effetto contagioso

Secondo uno studio condoto a New York dall’Università di Yale, sempre più famiglie decidono di “convertirsi” al fotovoltaico per adeguarsi alle scelte del vicinato. La ricerca, pubblicata dalla rivista Science Marketing, ha preso in considerazione le installazioni di impianti fotovoltaici in California dal 2001 al 2011 ed ha rivelato dato davvero molto interessanti.

Bioclean: scoperti i microrganismi “mangia – plastica”

È partito lunedì, 1 ottobre, il progetto Bioclean, che potrebbe fornire un’ottima soluzione al problema dello smaltimento dei rifiuti, e più specificamente della plastica. Tali studi avranno come obiettivo quello di individuare nuovi e robusti microrganismi capaci di “mangiare” diversi tipi di polimeri sintetici (polietileni, polistirolo, polieteri e polivinilcloruro, poliesteri), partendo da plastiche di scarto provenienti dalle discariche e dai siti marini e terrestri.

Nel futuro ci saranno i cellulari biodegradabili

Le ricerche nel campo della tecnologia e dell’elettronica biodegradabile continuano. Le ultime notizie del settore confermano che un team di ricercatori che fanno parte dell’ateneo dell’Università dell’Illinois stanno mettendo a punto una nuova generazione di oggetti elettronici, tra cui figurano anche i telefoni cellulari, che saranno biodegradabili, quindi in grado di dissolversi e di non inquinare.