La Francia “vira” con vigore sull’energia eolica, aprendo al nuovo piano di sviluppo, che riguarda principalmente gli impianti off shore in mare. Durante una delle ultime discussioni in Parlamento, per quanto riguarda l’estensione della legge per lo sviluppo sostenibile, il governo parigino ha presentato un interessante programma.
Ultimamente sono numerose le notizie che riguardano il settore eolico, in particolar modo i progetti che si riferiscono ai parchi eolici off shore. Negli Stati uniti, l’esecutivo capitanato da Obama, ha approvato la realizzazione della prima struttura eolica off shore.
Il paese tedesco ha dato i natali ieri al primo parco eolico offshore di tutto il territorio: stiamo parlando di un progetto davvero senza eguali, che permette di pensare in grande per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico in tutta la Germania.
Ormai l’eolico marino dovrebbe davvero affermarsi come la fonte rinnovabile più importante nel settore eolico. Il sorpasso nei confronti dell’eolico a terra è ormai cosa fatta.
Almeno secondo quanto afferma il rapporto di SBI Energy, una società tra le più importanti in America per quanto riguarda le indagini sui mercati energetici, che esalta la crescita delle turbine in mare.
L’Energia eolica potrebbe fare un ulteriore passo in avanti in Gran Bretagna: è infatti di pochi giorni fa la notizia che la Siemens ha proposto un investimento da oltre 75 milioni di sterline.
La società tedesca Siemens ha infatti annunciato la volontà di realizzare, sulla costa orientale della Gran Bretagna, un’industria eolica, con un ingente investimento che andrebbe a superiore i 75 milioni di sterline.
Le novità nel settore delle energie rinnovabili sono sempre all’ordine del genere, e questa arriva direttamente dal mercato dell’eolico off-shore, che ultimamente sta ri-pianificando strategie e progetti.
Quindi la news importante è che la multinazionale americana General Electric Co, ha decisamento virato sulle potenzialità espresse, in termini energetici ovviamente, dall’Europa, per quanto concerne i futuri investimenti nel settore.
In base a quanto sostenuto da Harald Benke, il direttore del Museo del Mare che si trova in Germania, il rumore causato dagli impianti eolici off-shore, cioè quelli che si trovano sul mare, risulterebbe una forma di inquinamento acustico, che renderebbe la vita difficile ad almeno 30 specie di cetacei.
Il grido di allarme è stato lanciato nel corso della XXIV Conferenza dell’European Cetacean Society, che si è svolta a Stralsund, in terra tedesca, ed è terminata ieri, a cui hanno partecipato più di 450 esperti, provenienti da oltre 34 paesi.
Dalla Cina a volte arrivano le notizie più strane e insensate, ma questa volta è una news che sicuramente tiene conto dell’ambiente e dei problemi collegati all’effetto serra.
Lo Stato cinese sta infatti costruendo, nei pressi del lago di Shangai, la prima struttura eolica offshore di tutto il continente asiatico, che vedrà l’installazione di circa 34 pale eoliche.