Uno dei principali fattori del riscaldamento terrestre che negli ultimi anni sembra essere diventato il principale allarme di questa popolazione globale moderna, sappiamo essere senza dubbio, l’inquinamento; e una delle principali cause dell’inquinamento è la mancata gestione dei rifiuti soprattutto quando si tratta di rifiuti elettronici, particolarmente dannosi per l’ambiente.
Ed ecco che, finalmente, in tutto il territorio italiano a partire dal prossimo mese (precisamente dal 15 Giugno 2010) entra in vigore una nuova normativa che interesserà tutti i cittadini alle prese con l’acquisto di un qualunque oggetto elettronico.
A quanto pare, difatti, secondo precise disposizioni di legge, dal prossimo mese una volta in procinto di acquistare un nuovo elettrodomestico saranno i negozianti stessi a dover provvedere al ritiro gratuito del vecchio oggetto malfunzionante o del tutto rotto, senza che il ritiro gravi in nessun modo sul costo finale del prodotto.
In base a quanto stabilito da Confcommercio, è importante sottolineare che l’obbligo di ritiro da parte dei commercianti vale anche se l’oggetto comperato sia di una marca diversa da quello in consegna, senza che il negoziante possa in alcun modo rifiutarsi.
Tale normativa entrerà in vigore il mese prossimo come risultante dell’applicazione di una Direttiva a livello Comunitario che prevede, appunto, un’apposita regolamentazione per lo smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche o elettroniche (Raee) in tutto il territorio europeo.
Risulta quindi scontato dire che, automaticamente, qualunque rivenditore non potrà apporsi al ritiro, in quanto oramai divenuto obbligatorio.
Spetterà quindi ai commercianti, previa iscrizione ad un apposito albo dei gestori ambientali, provvedere allo stoccaggio dei rifiuti in questione che saranno inviati, dopo apposita indicazione, ai centri di raccolta comunali.