Salgono le scorte di petrolio

Un incremento costante: è questo quanto si verifica alle scorte di petrolio, che fanno un balzo tremendo sopra le previsioni, con la conseguenza di far diminuire il prezzo del future di riferimento.

In ogni caso, i prezzi sono ancora gonfiati dall’infinita fase laterale ad ampio range, in quanto si attestano sempre in misura superiore al limite critico di 76 dollari, senza in realtà dimostrare alcuna tendenza che potrebbero portare ad un calo nel medio periodo, almeno per il momento. In realtà, non avere più il future di riferimento, è un vantaggio, in quanto permetterà di avere, finalmente è il caso di dire, una chiara spiegazione di come si possa strutturare il possibile trend di inversione.

Senza il supporto indicato, il target è localizzato ad una quota di 64 dollari per ogni barile, nonostante la fase di ribasso abbia ampi margini di proseguire al di sotto della quota indicata.

Ciò che invece potrà gonfiare ancora di più chi crede in nuova bolla speculativa, è un recupero che si verificherà nella prossima settimana: si oltrepasserà l’importo di 85 dollari, fino ad arrivare al test più importante (90$) e si prenderà la decisione sulla strada da intraprendere.

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