Biocombustibili, uno studio rivela i danni che potrebbero creare

Restano pareri fortemente discordanti per quanto riguarda le potenzialità e le conseguenze derivanti dai biocarburanti. Secondo un nuovo parere risulterebbe che dalle foreste appositamente create per i biocarburanti viene prodotto il 14% di anidride carbonica in più al normale provocando quindi un effetto controproducente.

A riferirlo è uno studio effettuato da un gruppo di scienziati americani, francesi e tedeschi sulle foreste americane della West Coast, basandosi sulle ipotesi di estrazione e lavorazione ottimale dei materiali necessari alla produzione dei combustibili. Si tratta di uno studio importantissimo in chiave futura considerando che si tratta dei combustibili che dovrebbero soppiantare in un futuro i combustibili fossili proprio per ridurre, e sta proprio qui il paradosso, le emissioni di agenti inquinanti.

Lo studio internazionale che è stato effettuato sul territorio americano è stato uno dei più completi a riguardo perchè ha saggiato, attraverso quattro anni di studi, 80 tipi di foreste della California e di Washington. Proprio l’autrice dello studio, Tara Hudiburg ha sottolineato come il processo entrato in atto con i biocombustibili non farà altro che aumentare il tasso di anidride carbonica anzichè diminuirlo creando ulteriori danni all’ambiente invece di aiutarlo:

“La maggior parte delle persone pensa che la bioenergia dal legno sarà carbon-neutral, perché la foresta ricresce e c’è anche la possibilità di protezione delle foreste dalle emissioni di carbonio causate da un incendio. Tuttavia, la nostra ricerca ha mostrato che le emissioni prodotte da queste attività si è rivelata maggiore del risparmio”. Come ogni studio ed ogni ipotesi che viene presa in considerazione esiste un’eccezione, rappresentata dalle foreste ad alto rischio di incendi, siccità ed epidemie di insetti che, sempre secondo lo studio, ridurrebbero l’assorbimento di anidride carbonica favorendo appunto l’uso dei biocarburanti.

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