Le palestre come fonte di energia?

Andare in palestra è una delle attività più diffuse tra i cittadini di tutto il mondo, che preferiscono andare ad allenarsi in un luogo chiuso piuttosto che respirare smog nei parchi cittadini. E allora perchè non sfruttare la fatica dei frequentatori delle palestre per produrre energia?

Ci hanno pensato ad Hong Kong, ed è venuto fuori che diverse persone, andando in ciclette, sono capaci di produrre abbastanza energia per mandare avanti gli apparati elettronici della palestra (Incluso un lettore DVD portatile posto sulla bici stessa).

Nell’ Oregon c’è una palestra che funziona interamente grazie all’ energia prodotta dalle ciclette e dagli altri attrezzi ginnici. Tramite una dinamo è possibile trasformare l’energia cinetica delle bici in energia elettrica. Ovviamente il proprietario della palestra ha adottato tutta una serie di accorgimenti volti ad ottenere il massimo risparmio energetico. Grazie a questi accorgimenti e al sudore degli iscritti la palestra è diventata energeticamente autosufficiente.

Ma non si tratta soltanto di palestre. Un signore americano riesce, grazie alla sua ciclette provvista di dinamo, a produrre abbastanza energia per alcune lampadine, il monitor del suo computer e altri elettrodomestici.

Si potrebbe obiettare che usare attrezzatura da palestra per produrre energia non sia proprio una scelta intelligente. Dopotutto la gente che va in palestra ottiene le proprie energie dal cibo, prodotto magari in Argentina consumando energia e trasportato in Italia consumando energia. Insomma, si perde più energia di quanta se ne produca effettivamente.

A ciò si può rispondere dicendo che la gente in palestra ci va, qualunque sia il motivo. Perciò perchè non usare l’energia, che andrebbe altrimenti sprecata, che producono mentre perdono qualche etto di peso?

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