La foglia: maggiore produttrice di energia pulita e rinnovabile presente al mondo, sta per essere interamente riprodotta in laboratorio al fine di avere in dotazione un sistema in grado di riprodurre la fotosintesi clorofilliana.
Per quanto incredibile sia pare che un gruppo di scienziati cinesi sia riuscito a ricreare in maniera del tutto artificiale, il sistema di fotosintesi che permetterebbe una produzione costante e durevole idrogeno da poter riutilizzare come carburante naturale.
Per ora si approccia alla notizia con molta cautela in quanto non si hanno ancora notevoli informazioni al riguardo per poter fare pronostici in relazione a possibili sviluppi futuri.
La ricerca è stata interamente condotta dall’equipe cinese dello State Key Laboratory of Metal Matrix Composites alla Shanghai Jiao Tong University .
La portata innovativa del progetto si ravvisa nella possibilità di estrarre l’idrogeno senza dover attuare processi di isolamento attraverso intere sequenze di gassificazione del carbonio.
Per poter ricreare le foglie artificiali, gli studiosi hanno preso come modello e prototipo, foglie di anemone vitifolia trattate con particolari acidi al fine di facilitare la sostituzione di particelle di magnesio con atomi di ossido di titanio atto a favorire il potenziamento del fotovoltaico.
Le foglie, sono state svuotate del proprio materiale biologico e sono state “riempite” da uno”scheletro” in diossido di titanio che dovrebbe innescare il processo automatico di scissione delle molecole di acqua al fine di ottenere idrogeno puro.
Una tecnologia che potrebbe rivelarsi assolutamente rivoluzionaria per la produzione di idrogeno spesso frenata proprio dalla difficoltà trovata nel reperirlo, difficoltà di tipo sia economico che tecnologico.
Per ora si spera che questo sia solo il primo passo verso uno sviluppo tecnologico che sia in grado di fornirci energia pulita a basso costo.