Dall’America arrivano le nanobaterie

Nonostante la situazione economica degli Stati Uniti, e le travagliate rivoluzioni di mercato, il ping-pong in corso tra Europa e Washington, sul debito pubblico, lo spirito imprenditoriale americano rimane vivo e vegeto. Ne è la prova una nuova piccola azienda  di Odessa, in Florida, che ha appena fatto un passo importante verso rivoluzionario modo di immagazzinare l’energia.

Il problema con le energie rinnovabili, è sempre stato la nostra incapacità di immagazzinare le grandi quantità di energia che viene generata, una lacuna ben nota a qualsiasi azienda di produzione di energia elettrica. Il costo delle energie rinnovabili, come l’energia solare ed eolica, potrebbe scendere drasticamente, rendendoli concorrenti validi nel mercato energetico. Ciò è soprattutto vero per l’energia solare, che ovviamente è disponibile solo quando c’è il sole.

Ecco perché il mercato delle batterie è diventato fondamentale per il settore energetico. Analisti ed investitori si sono concentrati nel loro miglioramento, con lo scopo di mantenere il potere energetico. Non esiste nulla di simile, ma sarebbe un’invenzione che potrebbe cambiare il modo di fare quasi tutto.

L’americana Dais Analitica Corp ha finalmente ottenuto un brevetto per quello che definisce un “ultracapacitor a nanoparticelle” ovvero una batteria con nanoparticelle.

Il dispositivo utilizzato dalla società, con i materiali nanostrutturati per creare un meccanismo di accumulo di energia, che prevede grandi vantaggi, sia in termini di prestazioni che di costi, rispetto alle tecnologie di esistenti di immagazinaggio.

La chiave è il metodo di ricerca che si sta utilizzando, che gli osservatori hanno definito la più importante delle scoperte attuali, le nanotecnologie. Questa non è più fantascienza. Per oltre un decennio, i laboratori di tutto il mondo hanno spinto la ricerca delle nanotecnologie.

La nanotecnologia comprende una vasta gamma di ricerche che hanno un forte impatto potenziale sulle applicazioni, come per esempio la terapia delle cellule staminali umane, leleghe leggere, le più piccole componenti di ogni cosa, o come litio per le batterie. Le nanotecnologie implicano il cambiamento delle configurazioni a livello molecolare e atomico (infatti nano significa 1.000.000.000 di volte più piccolo dell’unità), modificando radicalmente le sostanze e le applicazioni.

Nel caso della Dais, significa creare batterie più leggere, ma con una alta densità di energia e capacità.

Nell’ambito di un accordo di prova di collaborazione con l’Università della Florida, l’azienda ha sviluppato una nuova generazione FESP, prototipo funzionale per l’accumulo di energia, chiamato NanoCap. NanoCap è un tipo di super pila per lo stoccaggio di energia. Secondo il sito web della società, le funzioni di NanoCap sono diverse rispetto ad una batteria tradizionale, perché NanoCap memorizza una carica elettrica, non l’energia chimica. In questo modo, si permette una maggiore densità di immagazzinamento di energia, rispetto anche alle batterie al litio, le migliori attualmente sul mercato, si ottiene una maggiore capacità di ciclo, che aumenta l’efficienza e riduce significativamente il peso, mentre fornisce una maggiore potenza ed una maggiore energia.

 

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