La rivoluzione del bio-etanolo potrebbe non essere tanto rivoluzionaria come si sperava. Anzitutto perchè per produrre bio-etanolo si sprecano materiali perfettamente adatti all’ alimentazione umana. E in secondo luogo perchè comunque le macchine agricole vanno a diesel, e inquinano.
E in terzo luogo perchè spesso e volenteri, specialmente in america del Sud, le superfici le cui coltivazioni sono destinate alla produzione di bio-etanolo vengono spesso e volentieri strappate alla foresta Amazzonica.
Perchè allora non si pensa alla canapa? Ebbene si, la canapa. La mariuana, droga cattivissima e malvagia che frigge il cervello di chi la usa. Ma la canapa, purtroppo per i suoi detrattori, non è soltanto droga. Cresce più velocemente di qualunque altra pianta attualmente utilizzata per la produzione di bio-etanolo. Lascia il terreno in condizioni migliori di quelle in cui lo trova. E può essere usata non solo per la produzione di etanolo: fibre, oli alimentari, cosmetica,medicina. Ci sono moltissimi utilizzi per questa pianta. E tra questi mille modi di utilizzarla c’è anche la possibilità di produrre bio-etanolo a partire dalla sua massa organica.
Nel caso in cui si decidesse di coltivarla per la produzione di bio-etanolo non ci sarebbero neanche conseguenze dal punto di vista legale. Il problema si pone nel caso in cui la pianta (O meglio, i suoi fiori) hanno un elevato contenuto di THC. Ma quando si coltivano piante selezionate appositamente un contenuto basso di THC non è possibile, neanche volendo, usarle per la produzione di droga. Perciò, invece di usare la soia, pensiamo piuttosto ad usare la canapa come a fonte di materia organica per la produzione di bio-etanolo.