Cosa direste se per strada mentre camminate, vi accorgete che non sono i lampioni a fare luce ma gli alberi? Bene non abbiate paura, questo si chiama progresso, infatti dei ricercatori dell’ Università di Taipei, sono incappati nella scoperta durante lo studio sui possibili usi alternativi dei LED.
I LED (Diodi ad Emissione Luminosa) sono molto diffusi per quanto riguarda l’ illuminazione, essendo questi più piccoli, più duraturi e soprattutto con un consumo minore hanno un’elevata efficienza. Ovviamente come tutte le cose belle hanno un lato negativo, infatti sono formati da polvere di fosforo, agente tossico, che ha spinto gli scienziati a ricercare alternative più efficienti e meno dannose. Ed ecco arrivati alla scoperta, infatti, gli scienziati hanno notato che impiantando nanoparticelle d’oro nelle foglie dell’albero di Bacopa Caroliniana, hanno scoperto che queste emettevano un’aura rossastra del tutto naturale.
La scoperta è sensazionale, ma per gli esperti in materia poteva essere una cosa come un’altra, infatti è noto che la clorofilla delle piante (quella che permette la fotosintesi e la colorazione di verde delle foglie n.d.r.) emette luminescenza se colpita da una luce ultravioletta (ossia con uno spettro che va dai 400 ai 100 nm n.d.r.), mentre le particelle d’oro emettono una luce rossastra proprio verso i 400 nm. Ora i passo finale è breve, basta fare 2+2 ed il gioco è fatto! Uniamo il fattore nanoparticelle d’oro e la clorofilla con un fascio di luce ultravioletta, ed avremo un albero bioluminescente che oltre a produrre luce, di serà ridurrà il tasso di Co2 presente nell’aria cittadina, dunque unire l’utile al dilettevole.
Ora la domanda sorge spontanea: “Ma tra quanto vedremo i nostri alberi brillare???” Beh su questo il team non ha fatto trapelare alcuna news allettante, ma si spera entro il prossimo Natale, almeno si risparmierà sulle lucine colorate!