Speedo, nascono i nuovi costumi sostenibili

Nonostante l’estata sia ancora lontana, il mercato dei costumi da bagno è sempre in attività grazie alla presenza, durante l’inverno delle piscine, ed è proprio da questa fetta del mercato che arriva l’ultima novità sostenibile, si tratta di costumi a basso impatto ambientale sia per principianti che per professionisti.

Il fatto che i materiali sostenibili si siano estesi fino al settore dei costumi da bagno dimostra come la mentalità sostenibile abbia ormai pervaso la cultura moderna, nelle aziende ad ogni livello e si stia espandendo con un ritmo impressionante in sempre più svariati settori dell’economia. La nuova linea di costumi sarà realizzata dalla Speedo, un’azienda leader del settore che dimostra come anche dai piccoli gesti quale acquistare ed indossare un costume rispetto ad un altro, possa fare la differenza tra l’essere o meno sostenibili e rispettare l’ambiente.

Come in molti altri settori tecnologici, anche il settore dei costumi ha subito un notevole cambiamento in favore di nuovi costumi sempre più avanzati e veloci in acqua. I nuovi costumi a basso impatto ambientale sono stati realizzati da Speedo, grazie alla collaborazione con AcquaLab e con 400 nuotatori per testare l’efficienza e l’affidabilità dei nuovi costumi. Per l’azienda, che da 80 anni lavora nel settore, la nuova linea di costumi rappresenta soltanto l’ultimo passo di una politica aziendale interamente rivolta al rispetto dell’ambiente.

Le norme aziendali impongono infatti un preciso codice comportamentale non solo per i dipendenti, ma anche per clienti e fornitori per sensibilizzare tutti nei confronti delle politiche ambientali, facendo attenzione al consumo di risorse. La Speedo infatti segue una serie di procedure per il monitoraggio costante dell’impatto ambientale attraverso l’Environmental Management Ststem. Inoltre imponendo delle responsabilità ambientali per i fornitori si ottieene una sensibilità ambientale ad ampio raggio.

L’idea di produrre costumi sostenibili era già stata proposta lo scorso anno dalla Rip Curl con dei costumi realizzati in fibre di piliestere attraverso il riciclaggio di bottiglie di palstica, venduto all’interno del cosiddetto PET box, nel quale oltre al costume veniva consegnata in uno scatolo riciclato sempre dalla plastica, una guida che spiega come ottenere delle fibre tessili sostenibili a partire dal riciclaggio della plastica. In questo modo si riesce non solo a realizzare un prodotto ad impatto ambientale zero ma a dimostrare cosa si possa ottenere a partire dalla raccolta differenziata.

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