Il bamboo diventa tecnologico, o la tecnologia diventa Green? Ecco a voi ADzero

Nel 2009 era solo un concept, oggi è diventata realtà. Android sta per presentare un nuovo cellulare in bamboo, si chiamerà ADzero bamboo phone, e verrà prodotto minimizzando l’utilizzo di plastica. L’uscita sul mercato è prevista già per questa estate, con anteprima in Cina ed Inghilterra ed ovviamente utilizzerà come sistema operativo quello Android.

Thermotoga Neapolitana, il batterio che mangia i nostri rifiuti

La scoperta avvenuta a Pozzuoli, dove un team di ricercatori, studiano fonti di energia alternativa da anni, ma con il governo Berlusconi la ricerca ha avuto una battuta d’arresto. Oggi hanno ottenuto un finanziamento europeo che gli ha permesso di allargare l’entourage e migliorato il programma di ricerca, questo finanziamento però è ancora fermo nelle casse dello stato.

Riscaldamento efficiente: il progetto Heat4u

HEAT4U” è uno dei più importanti progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea per lo sviluppo di una soluzione di riscaldamento degli ambienti in grado di contribuire in modo significativo all’utilizzo di energie rinnovabili e all’uso razionale dell’energia. La Commissione Europea, infatti, sostiene il Consorzio di 15 società nel progetto HEAT4U, che si pone l’obiettivo di sviluppare ulteriormente la tecnologia delle pompe di calore ad assorbimento a gas.

Nasce in Italia un nuovo sistema per lo smaltimento del vetro

La ricerca italiana scopre un processo che permette di riciclare anche il vetro fino ad ora destinato allo smaltimento. Si apre in questo modo un nuovo mercato, che sarà in grado di dare vita ad un nuovo business interessante per l’industria del riciclo. Il vetro ottenuto dalla raccolta differenziata viene riciclato e ricopre il 68,3 per cento dei consumi nazionali. Il vetro è un materiale unico perché è riciclabile all’infinito, senza aggiunta di materie prime vergini.

Riscaldamento domestico senza emissioni, ora si può

Un’azienda italiana ha realizzato un sistema capace di azzerare le emissioni prodotte dagli impianti di riscaldamento domestici semplicemente sostituendo il combustibile da utilizzare con l’idrogeno che chiaramente non comporta alcun tipo di emissione di CO2, il tutto parte dal piemonte e lascia ben sperare il futuro del riscaldamento domestico.