La ricerca italiana scopre un processo che permette di riciclare anche il vetro fino ad ora destinato allo smaltimento. Si apre in questo modo un nuovo mercato, che sarà in grado di dare vita ad un nuovo business interessante per l’industria del riciclo. Il vetro ottenuto dalla raccolta differenziata viene riciclato e ricopre il 68,3 per cento dei consumi nazionali. Il vetro è un materiale unico perché è riciclabile all’infinito, senza aggiunta di materie prime vergini.
Grazie alla ricerca svolta in un ateneo d’eccellenza italiano, per il Consorzio del Recupero del Vetro sarà forse presto possibile andare oltre gli importanti traguardi già raggiunti e riciclare il vetro raccolto al 100 per cento, anche quella quantità di scarti vetrosi che, fino ad oggi, erano destinati per ragioni qualitative allo smaltimento in discarica, soprattutto per la presenza d’inquinanti purtroppo non compatibili con le attività di riciclo tradizionali, principali (settore vetrario) o secondarie (settore ceramico, laterizi).
Questo nuovo processo è stato messo a punto da una azienda, la EcoTecnoMat, che è una nuova società che è uno spin off dell’Università di Reggio Emilia e Modena. Questa azienda ha come obiettivo quello di lavorare all’individuazione di materiali e tecnologie innovativi e di impieghi alternativi del vetro destinato alla discarica. I Finanziatori dell’attività di ricerca commissionata alla EcoTecnoMat sono il Consorzio Recupero Vetro – CoReVe – il cui obiettivo è migliorare costantemente la raccolta e il riciclo del vetro e l’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani.
Il nuovo processo di recupero, chiamato Pa.Di.Ve.R, impiega un impasto unico che risulta in grado di far recuperare e riutilizzare, a secco, fino all’ultima scheggia di vetro, anche il vetro di scarto. Il Pa.Di.Ve.R. è un materiale innovativo, brevettato, capace di contenere, in peso, dal 70 per cento al 90 per cento di vetro di scarto che fino ad oggi non era riciclabile. Il Pa.Di.Ve.R può essere lavorato a secco per la realizzazione di rivestimenti ed elementi ecosostenibili d’arredo e di design, come piastrelle, piani per cucine, sanitari e altri manufatti per l’edilizia.