Com’è gia noto a tutti da anni a Napoli si combatte contro il problema rifiuti, che continuano a non trovare una collocazione definitiva per lo smaltimento e mentre si tenta di ovviare a questo problema, nella provincia di Cuneo che hanno aguzzato l’ingegno. Quì è nato un consorzio per il trattamento dei rifiuti che comprende 55 comuni e che tramite uno speciale trattamento dei rifiuti solidi urbani, permette a ciò che resta di essere riutilizzato nelle centrali elettriche e nei cementifici.
Questo “Carbonverde” (com’è stato chiamato) abbatta drasticamente le emissioni di CO2 nell’atmosfera siccome viene bruciato ad una temperatura di 1400° contro i soli 800° di un inceneritore, dunque ciò che verrà ricavato, sarà utilizzato come malta per la fabbricazione dei mattoni o utilizzato come combustibile per le centrali elettriche. Attualmente il carbonverde fa una concorrenza agguerrita al “Pet coke” (ultimo prodotto della lavorazione del petrolio n.d.r), infatti se questo costa 140 euro a tonnellata, il carbonverde ne costa praticamente 0 con un rendimento calorifero di circa il 60/70%.
Il consorzio al momento si sta impegnando anche allo smaltimento dei rifiuti dei comuni non appartenenti. Ad oggi la copertura è del 53% ma si punta al 60% entro la fine dell’anno, con l’ulteriore traguardo della chiusura di tutte le discariche presenti sul territorio.
Il processo di lavorazione è semplice: infatti grazie all’utilizzo di una ex-demolitrice di elettrodomestici, i rifiuti vengono sminuzzati e triturati quasi in polvere, ma prima verranno privati del cloro ivi presente tramite un processo bio-stabilizzante, dunque il composto sarà arricchito con frazione secca che renderà il composto più infiammabile e con un potere calorifero maggiore, dopo di che il prodotto sarà smistato, parte andrà utilizzata per la combustione, altro nell’edilizia.