Annuncio ufficiale del Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, dell’avvio del sistema Sistri che controllerà i rifiuti speciali, quindi quelli maggiormente dannosi sull’intero territorio italiano grazie alla tracciabilità che renderà ogni carico di rifiuti monitorato in ogni suo passaggio.
Lo stesso sarà fatto per ogni tipologia di rifiuti, quindi per gli RSU (rifiuti solidi urbani) nella Regione Campania, oggetto nel recente passato di gravi disfunzioni in questo senso.Il sistema entrerà in vigore il prossimo giugno e prevederà la possibilità di accedere via usb al sistema, di memorizzare le relative informazioni su scatola nera che verrà quindi installata su ogni veicolo interessato al trasporto di questi rifiuti speciali.
Il monitoraggio e controllo dell’intero sistema sarà una struttura della Tiburtina alle porte di Roma che oltre al sistema di controllo avrà un call center ed un reparto investigativo pronto ad indagare su eventuli infrazioni del codice. Un progetto quindi ad ampio raggio che racchiude 320.000 aziende e 22.000 aziende di trasporti alle quali sarannno distribuiti 600.000 dispostivi eletronici che consentiranno un controllo completo della rete di smistamento di rifiuti fino ai 500 siti di incenerimento o discariche.
Un operazione non da poco che rappresenta un tentativo di ridurre l’ormai dilagante mercato dei rifiuti speciali spesso smaltite in maniera illegale a danno dell’ambiente oltre che delle popolazioni che vivono nelle aree circostanti. In Italia infatti l’80% dei rifiuti che viene prodotto fa proprio parte dei rifiuti speciali, tra essi il 10% è costituito dai rifiuti speciali pericolosi che saranno quindi a partire dal mese di giugno monitorati attentamente. Il quantitativo totale di rifuti speciali prodotti nel 2006 in Italia è stato di 134,7 milioni di tonnellate, con ben 9 milioni di rifiuti pericolosi che necessitano quindi di un occhio di riguardo e di controllo ferreo per i danni potenziali che potrebbero causare.