Questo inverno dite addio al gas, fate largo al Sole! Capitolo 1

E’ problema comune quello del riscaldamento domestico durante i lunghi ed interminabili mesi invernali, che ci fanno tanto, ma tanto male al portafogli. Non disperate, l’innovazione tecnologica viene in vostro aiuto. Le già enormi conoscenze nel campo del fotovoltaico hanno aiutato a sviluppare nuove tecnologie parallele che aiutano le famiglie “verdi” a risparmiare sulla bolletta del gas, come? Ma con il  Sole, ovvio!

Quella palla infuocata che ci dona una pelle bronzea  d’estate e che pensiamo che d’inverno sia quasi inutile invece lo è più di  quanto possiate immaginare, infatti con l’ istallazione di un pannello  solare termico potrebbe cambiare la vostra vita facendovi trovare  giusto 4 spiccioli nel salvadanaio a fine anno.

Ma torniamo a noi, i pannelli solari termici sono dei dispositivi che utilizzano le radiazioni termiche, o più propriamente detti raggi UV, emanati dal sole, per produrre acqua calda. Il funzionamento (lo spiegheremo in parole povere) è semplice: partiremo dal presupposto che il dispositivo è formato da un pannello, un serbatoio (dove confluiranno sia l’acqua calda che quella fredda) ed una resistenza situata nel suddetto serbatoio, i raggi che colpiscono il pannello vengono incanalati tramite una serie di strisce di rame parallele nella resistenza all’interno del serbatoio, al quale vi sono installati 2 tubi con differenti compiti, infatti uno ( quello installato alla base) immette acqua fredda nel serbatoio, mentre l’altro (installato al vertice) permette all’acqua calda di arrivare alle tubature domestiche.

Vi starete domandando: ” ok, ottima invenzione, ma sembra inutile vista la scarsa presenza del sole d’inverno” ed è quì che accade la magia, pensate a quando i dottori d’estate ci dicono che i raggi UV sono i più pericolosi, proprio perchè più potenti rispetto agli altri riescono ad attraversare gli strati di nubi e quindi arrivano a noi senza alcun problema.

Per quanto riguarda i prezzi non spaventatevi, si parte da un minimo di 900 ad un massimo di 5000 euro, quindi ce n’è per tutti i gusti e per tutti i portafogli, senza contare gli incentivi statali (anche se qualcuno è ancora convinto che il nucleare sia meglio). Abbiamo parlato delle note positive, buttiamoci a capofitto nell’unica negativa (sempre se così si può definire), questi dispositivi dovrebbero essere rinnovati ogni 15-20 anni, dunque non proprio negativo come aspetta, ma comunque un problema da risolvere a lungo termine.

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