Ecco che anche la Cina, che con la sua mole di produzione infiamma il sistema dell’inquinamento globale, ha deciso di fare un primo passo verso il controllo delle emissioni di CO2. Si tratta della riduzione dell’intensità energetica ponendo dei veri e propri vincoli sulle emissioni di anidride carbonica nel quinquennio 2011-15.
L’impianto che in questo senso sarà sicuramente d’aiuto è il camino solare, che è già entrato in funzione del deserto del Gobi. Questa innovativa centrale sfrutta le serre nelle quali è presente aria riscaldata che viene forzata ad incanalarsi verso un cilindro cavo al suo interno alla base del quale sono presenti delle turbrine per la generazione di energia elettrica che consentono la produzione di 400 Mwh annuali. Questo sistema consentirà di risparmiare addirittura 100 tonnellate di carbone e 900 tonnellate d’acqua rispetto alla produzione industriale precedente.
Tale progetto è stato sviluppato grazie al supporto del Ministero della Scienza e Tecnlogia che ha visto fruttare i suoi investimenti.
Il sistema si compone di tre parti: i collettori solari, il camino(fulcro del sistema),generatore a turbina( si occupa di attrarre il calore derivante dall’effetto serra dalla sabbia). Nonostante ciò il calore che invece viene normalemente immagazzinato dalla sabbia del deserto, viene assorbito dalla sabbia che lo libera durante la notte aggiungendo ulteriore fonte di energia pulita.La caratteristica innovativa del sistema risiede nel fatto che sul camino centrale è presente anche una porta dell’aria che consente di sostituire la fonte di energia con quella eolica, che sarà fondamentale nelle fasi in cui il sole scarseggerà in giornate più impervie.
Si tratta quindi di un primo passo in avanti verso un’energia più pulita che prova a ridurre l’ingentissima spesa in termini di inquinamento per il nostro pianeta.