Presentati dalla CNPV Solar Power SA, agenda cinese leader nella costruzione di prodotti fotovoltaici, ha presentato nuovi moduli, dalla potenza compresa tra 295 Wp a 305 Wp, realizzati in silicio mono-cristallino a grande efficienza, da impiegare nella realizzazione di impianti di grosse dimensioni.
I nuovi moduli, che rappresentano la serie premium della CNPV, verranno mostrati al pubblico dal 9 all’11 giugno a Monaco, quando la città tedesca ospiterà la fiera Intersolar Europe, ma, in realtà, i primi 10MWp di pannelli sono già stati spediti ad un partner europeo dell’azienda orientale.
Le nuove celle hanno un diametro di 200 mm, superiore ai 195 mm standard, ed un valore di conversione pari al 17,5%, nettamente più elevato del tradizionale 8%; sono, inoltre, rivestite da un vetro antiriflesso che garantisce un’ulteriore aumento del 3% di efficienza e, infine, sono state ridotte al minimo le perdite, il tutto, per garantire una potenza maggiore, e quindi una quantità maggiore di energia elettrica generata, a parità di superficie di applicazione rispetto ai sistemi attuali.
B. Veeraju Chaudary, Diretture del comparto tecnico di CNPV ha dichiarato: “CNPV è la prima azienda nel suo settore ad aver sviluppato e ottenuto la certificazione IEC per questa gamma a rendimento e potenza elevate, e ad averne iniziato la vendita. Questo è un risultato straordinario per CNPV, che ci consente ancora una volta di soddisfare le richieste di alto livello dei nostri clienti. Lo sviluppo fa parte dell’ampio programma di ricerca e sviluppo di CNPV, dedicato continuamente al miglioramento dell’efficienza dei moduli. L’abbinamento di prezzi competitivi con le serie di moduli premium dalla performance elevata e comprovata, è il modo in cui il settore dell’energia solare raggiungerà la “grid parity”. L’introduzione delle serie premium CNPV a performance elevata costituisce un grande avanzamento per raggiungere questo obiettivo”.
La ricerca, quindi, continua a fare passi in avanti nel miglioramento dei pannelli fotovoltaici, rendendo possibile il sotto-dimensionamento degli attuali impianti, rispetto a quelli passati, e proseguendo per migliorare sempre più la resa energetica dei moduli per consentire la produzione di sufficienti quantità di elettricità a fronte di una bassa superficie occupata, a tutto vantaggio dell’estetica, qualora ce ne fosse bisogno, e, soprattutto, per rendere meno aspre la critica mossa al fotovoltaico quale occupatore di suoli agricoli.