Avviene tra Casal di Principe, Sanata Maria la Fossa e Grazzanise, il terreno o la fattoria, per meglio dire, appartenuta all’ex boss dei casalesi Francesco Schiavone, sarà riconvertita a parco fotovoltaico.
Il grande appezzamento di terra confiscato verrà utilizzato come base per una grandissima distesa di pannelli fotovoltaici da 3 MW. Questo progetto portato avanti dal consorzio Agrorinasce, sarà il più grande investimento italiano per la riqualificazione di terreno confiscato alle mafie, con un investimento di 16 milioni di euro complessivi, perchè assieme al parco fotovoltaico, verrà realizzato anche un altro parco verde con circa 9.000 alberi di eucalipto.
All’interno del parco verrà realizzato anche un piccolo centro di documentazione sull’educazione ambientale ed un’isola ecologica. Precedentemente questo terreno doveva essere utilizzato come fattoria per la produzione di prodotti tipici biologici, ma nel 2008 il Prefetto De Gennaro in piena emergenza rifiuti, indicò lo spazio confiscato al clan come sito di stoccaggio momentaneo di 500.000 tonnellate di rifiuti urbani, dunque la fattoria diventò una discarica.
In seguito dopo la parziale bonifica e con l’ingresso in campo del progetto dell’ Agrorinasce, il terreno vedrà nascere uno dei progetti più ambiziosi degli ultimi anni in territorio di camorra. Il progetto sarà finanziato in parte dal Ministero degli Interni per quanto riguarda il parco fotovoltaico, ed in parte dalla regione Campania per quanto riguarda il “boschetto” da 9.000 eucalipti.