Credere nell’energia solare ed investire è una prerogativa per un paese che intende crescere, ma al contrario di quanto ci si aspetti a comandare nel campo degli investimenti del settore non sono Cina o Germania come ci si aspetterebbe ma è l’India a credere, e quindi a spostare più soldi in direzione dell’energia solare.
Il dato arriva da Bloomberg New Energy Finance, importante testata giornalistica finanziaria che sottolinea l’importanza dell’India nell’ambito della crescita globale del fotovoltaico. Da sola infatti l’India ha contribuito per la crescita globale dell’energia solare del 4% grazie ai suoi investimenti. Oltre ogni previsione quindi scalza sia la Cina, che la Germania che tanto stanno facendo in questo senso e anche tutti gli altri paesi che pur credendo nelle rinnovabili e nel solare non sono stati capaci di raggiungere i risultati del Paese asiatico.
Gli investimenti indiani si attestano infatti a quota 10,3 miliardi di dollari dilazionati nell’arco di tutto il 2011, generando così una crescita intestina del settore del 52% rispetto a quelli registrati nel 2010. Dati strabilianti quindi non solo rapportati a quelli degli altri paesi ma anche rispetto a quelli dello stesso paese dell’anno precedente. Questo strabiliante dato di crescita potrebbe anche essere però dovuto all’arretratezza in cui si trovava in questo senso l’India rispetto agli altri paesi.
Questi dati fanno ben sperare non solo il settore dell’energia solare ma l’intero sistema di fonti rinnovabili che mantenendo questo trend potrebbe sempre più scalzare le fonti fossili producendo gradualmente sempre più energia pulita rispetto a quella più inquinante derivante da fonti fossili. Inoltre si registra che i dati iniziali del 2012 confermano lo stesso trend di crescita e quindi ci si dovrà aspettare un altrettanto strabiliante risultato per la fine del prossimo anno.
Un tasso di crescita così elevato è stato possibile ottenerlo grazie all’abbassamento dei costi dei materiali e conseguentemente degli impianti che consente di far crescere anche paesi come l’India che fino a questo momento erano rimasti indietro. Il problema però potrebbe essere che un così elevato tasso di sviluppo del settore causato dal mancato adattamento della griglia energetica il che comporterebbe il mancato pagamento dei lavoratori rallentando così inesorabilmente lo sviluppo. Lo scopo del Paese è quello di raggiungere una potenza solare installata pari a 20 GW che costituirebbe sette volte quello attuale.
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