Energia… ecologica

L’energia più ecologica è quella che non viene consumata e che non deve quindi essere prodotta. Energie rinnovabili quali legna, altre biomasse, energia solare, calore ambientale o energia eolica possono sostituire il consumo di materie prime non rinnovabili.

 Negli ultimi anni l’utilizzo di energie rinnovabili ha fatto registrare un sensibile incremento. Il potenziale è però ben lungi dall’essere pienamente sfruttato.

Per risparmiare energia occorre, fra l’altro, l’impiego di apparecchi a basso consumo energetico, un atteggiamento più cosciente nei confronti dell’energia nonché misure aziendali. Se le sole aziende si adeguassero ai parametri di risparmio energetico sarebbe possibile risparmiare circa il 10 per cento del consumo di corrente delle apparecchiature aziendali.

Il potenziale nell’ambito delle abitazioni è ancora maggiore.

Lo sfruttamento dell’energia che andrebbe persa costituirebbe un ulteriore grande passo avanti verso lo sfruttamento razionale dell’energia. Si pensi soltanto che il 50 per cento circa dei rifiuti che vengono bruciati negli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani è costituito da biomassa rinnovabile. Ciò significa che la metà del calore prodotto dai rifiuti sarebbe potenzialmente utilizzabile.

La perdita di calore nei motori a combustione può essere sfruttata mentre il motore stesso produce energia elettrica. Questo principio viene chiamato cogenerazione di energia elettrica e termica ed è in grado di raggiungere un grado di efficacia del 90 %. Le nuove energie rinnovabili hanno fatto registrare incrementi di utilizzo notevoli.

Il sole è la principale fonte energetica. La crisi energetica degli anni Settanta ha acceso l’interesse per questa forma di energia, pulita ed inesauribile, che non inquina e non contamina ed è distribuita, anche se non in modo uniforme, su tutto il globo. Anche la polemica nucleare e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica ai problemi dell’inquinamento ambientale, hanno rilanciato l’interesse per le possibili applicazioni pratiche dell’energia solare.

La potenza di irraggiamento dei raggi solari è, in media, di circa 1 kilowatt per ogni m2 di superficie. Questa potenza rappresenterebbe, per ogni anno, da 5 a 10 volte le riserve conosciute di combustibili fossili comprese quelle nucleari. L’energia solare presenta però anche degli inconvenienti: è una fonte intermittente e variabile in quanto legata all’alternarsi del giorno e della notte, al variare delle stagioni ed al mutare delle condizioni climatiche. Ne deriva che gli impieghi dell’energia solare, anche se molteplici, sono in qualche misura condizionati da tali caratteristiche.

Il principale ostacolo all’impiego diretto dell’energia solare è stato per molti anni il costo di produzione nettamente superiore a quello di altre forme di energia convenzionale. Si pensava che con il miglioramento quantitativo e qualitativo delle tecnologie tale costo diventasse competitivo ma al momento è ancora troppo elevato rispetto a quello dei combustibili fossili.

Per il momento e per l’immediato futuro non è realistico pensare che l’energia solare possa sostituire completamente le altre fonti energetiche, ma certamente può aggiungersi ad esse contribuendo ad una parziale soluzione del problema energetico.

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