I giacimenti di energia geotermica si distinguono in giacimenti a vapore secco, a vapore umido e ad acqua termale. Il primo tipo, che fornisce esclusivamente vapori a temperatura e pressioni elevate, è l’unico sfruttato industrialmente per la produzione di energia elettrica. Nei giacimenti a vapore umido è utilizzabile solo il 20% del flusso totale, mentre il restante 80% è costituito da acqua calda usata per il riscaldamento di ambienti, così come il terzo tipo.
Le tecnologie di sfruttamento più utilizzate sono i soffioni naturali e l’idrofrattura.
La generazione di elettricità dal vapore geotermico è cominciata nel 1904 con i primi esperimenti a Larderello, in Toscana. Giungendo nel 1913 alla produzione a livello commerciale.
Dal 1950 altri paesi hanno seguito l’esempio dell’Italia ed hanno cominciato ad impiegare il vapore geotermico per la produzione di energia.
A parità di potenza installata, la produzione di energia eletrtica dall’energia del vapore gerotermico è di gran lunga superiore a quella ottenuta dall’energia solare o dall’energia eolica. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua indipendentemente dal clima o dalla presenza del sole. ,Dopo un certo numero di anni i campi geotermici possono esaurirsi, e la loro energia calorica è difficilmente trasportabile, per cui viene utilizzata per usi locali.
Il vapore giunge in superficie oppure viene portato in superficie da trivellazioni più o meno profonde. Il vaopre viene convogliato in tubazioni, chiamate vapordotti che lo conducono ad una turbina. La turbina trasforma l’energia contenuta nel vapore in energia meccanica, facendo girare un albero motore. Tramite un alternatore a valle dell’albero motore, l’energia meccanica viene trasformata in energia elettrica.
Nel 2007 la produzione di energia elettrica prodotta dal geotermico è solo una frazione irrisoria del fabbisogno mondiale (solo lo 0,5%), come la maggior parte delle fonti non convenzionali. Nonostante i pregi della energia geotermica, questa fonte non riuscirà ad arrivare all’1% del fabbisogno dei paesi industrializzati. Nei paesi in via di sviluppo, dove il consumo è ancora limitato e dove ci sono buoni fonti geotermiche, l’energia del vapore conteuto nelle sacche geotermiche rappresenta una buona fonte di approvvigionamento, poiché il costo al kWh realizzato dal geotermico arriva all’incirca ai 20 centesimi di euro per ogni kWh.