Cresce smisuratamente il mercato delle rinnovabili e con esso tutte le aziende produttive e manutentive. Di breve creazione invece la nuovissima azienda che si interesserà di smaltire i pannelli fotovoltaici una volta che non saranno più utilizzabili. Si tratta di un’ottima iniziativa se si considera che gli impianti e quindi i pannelli fotovoltaici non hanno una vita infinita ed è quindi necessario che al termine del loro ciclo di vita vengano smaltite nel migliore dei modi.
E’ in quest’idea che si inserisce l’intesa che sarà a breve firmata tra il Comitato IFI ed il Cobat. Le due parti infatti troveranno un accordo per quanto riguarda il “Programma alla Sala Cristallo dell’Hotel Nazionale di Roma, a Montecitorio.
I due partner rappresentano uno, il Cobat, il Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo, mentre il secondo, l’IFI, rappresenta tutte quelle che sono le Industrie Fotovoltaiche Italiane, che stanno vedendo la loro fase più rosea proprio in questi ultimi mesi e anni. In questo modo si cercherà di controllare quelle che sono le esigenze delle aziende e dei consumatori di non trovarsi ad aver a che fare con dei rifiuti derivanti dai pannelli installati.
Quindi per evitare che si creino questi tipi di problemi, sarà già dal prossimo futuro possibile riutilizzare i materiali già impiegati sui vecchi pannelli per massimizzare l’utilizzo dei materiali oltre che il suo riciclo. Il Cobat non è un’azienda nuova quanto a riciclo in quanto già da un ventennio si interessa di riciclaggio di pile e pneumatici. Gli stessi enti hanno espresso tutta la loro approvazione per la nascita della nuova filiera italiana che si interesserà della gestione dei pannelli. Tra le altre iniziative in programma quello creare in sistema capace di monitorare ogni impianto del paese.