Oggi vi parliamo di un progetto green rivoluzionario: la Porta di Luce, una porta fotovoltaica a tutti gli effetti che grazie alle sue particolari caratteristiche costruttive è in grado di imitare il naturale processo della fotosintesi clorofilliana.
La Porta di Luce è composta da una serie di celle solari di terza generazione che rendono possibile la diffusione della luce all’interno dell’ambiente domestico riproducendo il processo delle piante della fotosintesi clorofilliana. Questi moduli, che possono essere trasparenti oppure colorati, vengono inseriti nella porta al posto dei vetri tradizionali e sono collegati con delle batterie ricaricabili che consentono l’accensione di alcuni led inseriti intorno alla porta stessa, la cui intensità può essere regolata a proprio piacimento, evitando anche sprechi energetici da parte della famiglia che occupa l’unità abitativa.
Si tratta del primo e rivoluzionario progetto che tenta di unire in un solo elemento funzionale la tecnologia in materia di fonti rinnovabili, un ottimo esempio di arredo green e di come sia possibile creare oggetti esteticamente belli e nello stesso tempo sostenibili che possano assicurare al cliente un risparmio sulle bollette energetiche.
La Porta di Luce è stata presentata nel corso della manifestazione Spaziocasa, tenutasi dal 10 al 17 Febbraio all’interno della Fiera di Vicenza. Per la sua realizzazione hanno collaborato molti esperti del settore fotovoltaico, in particolare la Tondin, un’impresa manifatturiera vicentina che ha curato la struttura in legno della porta, e gli ingegneri coreani che si sono occupati della realizzazione dei pannelli solari. Ricordiamo ai nostri lettori che la Tondin fa parte del movimento artistico e industriale definito Energitismo, nato nel 2011 con l’obiettivo di realizzare arredi che siano nello stesso tempo energeticamente efficienti ed eleganti.