Il problema di investire sul fotovoltaico residenziale per famiglie non è tanto quello di assicurarsi del guadagno che è innegabile quanto soprattutto l’investimento iniziale da effettuare che è spesso invalicabile per le famiglie interessate. Un’interessante soluzione è stata trovata da Enerventi, che ha ideato un metodo per avere l’impianto a costo zero.
L’idea di base è quella di fornire l’impianto al consumatore in comodato d’uso consentendo così all’utente di non dover investire il capitale iniziale. La sostanziale differenza consiste nel fatto che dopo aver installato l’impianto nei primi 20 anni dall’installazione dell’impianto si paga normalmente la bolletta elettrica riducendo il costo rispetto a quello iniziale, questo perchè una parte della bolletta viene pagata attraverso le fonti fossili ed una parte viene pagata attraverso il fotovoltaico acquisito.
In questo modo si ottiene sia un risparmio in bolletta che un risparmio ambientale in termini di emissioni inquinante per un totale di 60 tonnellate di anidride carbonica che sarebbero in media emessi nei 20 anni di funzionamento previsti. Oltre a fornire l’impianto l’azienda fornisce anche assicurazione e manutenzione dell’impianto oltre a pagare le varie imposte agenti su di esso. Quando posi si arriva al termine dei 20 anni si può decidere se riscattare l’impianto, ad un prezzo minore di quello iniziale ma anche con un rendimento minore di circa il 10% da quello iniziale.
Il trucco che mantiene il tutto insieme, o meglio la fonte di guadagno dell’azienda è il differenziale che c’è tra questo tipo di impianto che consente di ridurre la spesa in bolletta ed un comune impianto fotovoltaico che a fronte dell’investimento iniziale consente di azzerare, o quasi, la spesa elettrica domestica.