Rendere gli impianti per lo sfruttamento delle energie alternative architettonicamente piacevoli è una sfida molto dura; lo è ancor di più renderli “vivibili”. Abbiamo già parlato del progetto americano riguardante la creazione di un eco-resort partendo dalle piattaforme petrolifere in dismissione. Oggi ci occupiamo di qualcosa di molto simile.
Lo studio internazionale di architettura e design On Office, con sede a Porto in Portogallo, che conta tra i suoi soci anche l’italiano Francesco Moncada, ha ideato un progetto che potrebbe esser realizzato in Norvegia.
Turbine city, questo il nome con cui è stato battezzato, è una città eolica in grado di coniugare sostenibilità e turismo: hotel eco-friendly situati all’interno di gigantesche torri eoliche dove alloggiare, mangiare, fare sport e usufruire di tutti i servizi offerti dai normali centri turistici.
La scelta della Norvegia come sfondo di questo futuristico scenario non è assolutamente casuale, il paese scandinavo è, infatti, la nazione più avanzata nel campo della produzione energetica dall’eolico off shore, grazie alla morfologia delle sue coste, dei fondali e delle favorevoli condizioni del vento. In un futuro neanche tanto lontano la Norvegia potrebbe addirittura oltrepassare il limite del 20% di approvvigionamenti da energie rinnovabili indicato dall’UE agli stati membri, diventando esportatore di energia elettrica derivante proprio dall’eolico off shore.
In particolare il progetto dovrebbe essere localizzato lungo le coste di Stavanger, che attualmente ospita il più grande polo petrolifero norvegese, ma, al contempo, sono le coste più lunghe e ventose del paese. Si darebbe, così, un forte segnale per promuovere la conversione dal petrolifero alle fonti pulite e si svilupperebbe una nuova forma di turismo sostenibile, poiché turbine city punta ad alloggiare nelle torri eoliche oltre ai già citati hotel anche musei o teatri. Questi avveniristici centri sarebbero raggiungibili via mare, ma verrebbero anche collegati fra loro e con la terraferma per consentire la creazione di un suggestivo arcipelago.
Insomma il campo delle rinnovabili è aperto ad ogni tipo di innovazione, come dimostra questo spettacolare progetto, e ad ogni idea in grado di integrare e migliorare gli impianti dal punto di vista estetico e funzionale, oltre che della loro semplice efficienza.