Quando si tratta di rinnovabili e di megaimpianti dalla grande potenza non c’è limite che tenga, in Sardegna nasce infatti il parco eolico più grande d’Italia con 4000 ettari di territorio coperti da pale eoliche che porteranno a regime 300 GWh annui. Si tratta di un impianto di una maestosità impressionante che non farà altro che incrementare la potenza installata derivante da eolico.
Il megaimpianto si rende operativo dopo otto anni di lavoro che inevitabilmente si sono resi necessari per un impianto che sarà capace di soddisfare il fabbisogno energetico di 110.000 famiglie. Grazie al neonato impianto sarà quindi possibile risparmiare ogni anno all’incirca 180.000 tonnellate di CO2. Proprio grazie alla riduzione di queste emissioni la Sardegna diventerà in Italia uno delle poche regioni capace di rientrare negli accordi del Protocollo di Kyoto.
L’impianto è stato realizzato dall’azienda Falk Renewables, che in occasione dell’inaugurazione era presente nella persona del suo amministratore delegato Piero Manzoni, in compagnia dell’assessore regionale dell’Industria, Alessandra Zedda. Lo stesso Manzoni proprio in relazione a quanto fatto in questi anni per la realizzazione dell’impianto ha affermato: “Tra le energie rinnovabili l’eolico e’ quella meno costosa. L’impianto di Budduso’ e’ il piu’ grande d’Italia e uno dei migliori a livello europeo come qualita’ della risorsa vento. Sappiamo che in termini di occupazione l’eolico non rende molto ma la produzione di energia e’ volano dell’economia”
Passando invece ai dati che emergono dalla realizzazione dell’impianto, rileviamo una spesa di 250 milioni di euro per la sua realizzazione stanziati dal gruppo Falk. Il megaimpianto consta di 69 turbine ciascuna delle quali ha un’altezza di 100 metri, che consentiranno un fatturato complessivo di 50 milioni di euro che in cinque anni ammortizzerà la spesa iniziale necessaria per la realizzazione dell’impianto. Per l’assessore Zedda, invece,” si tratta del miglior progetto che potesse capitare alla Sardegna perchè ne migliorerà l’assetto futuro dell’isola”.