L’eolico diventerà presto una delle fonti energetiche primarie del nostro continente?
Le probabilità potrebbero essere molte, in quanto l’ultimo studio congiunto elaborato da Greenpeace International e dal Global Wind Energy Council annuncia che entro il 2020 l’energia eolica riuscirà a soddisfare il 20% del fabbisogno energetico mondiale.
Ma tale stime sono destinate con molta probabilità ad aumentare nel corso di questi anni, la proporzione dovrebbe infatti aumentare entro il 2030, una situazione complessiva questa che dimostrerebbe, pertanto, una tendenza assolutamente al rialzo rispetto allo sfruttamento delle energie rinnovabili e pulite.
Un futuro al rialzo, insomma, nonostante la strada si dimostri comunque in salita, difatti sono numerosi i Governi Nazionali che non hanno predisposto un necessario piano di ecoincentivi volti a spronare e supportare la crescita.
L’analisi di Greenpeace e del GWEC, approfondisce oltretutto i benefici ottenibili attraverso lo sfruttamento di tale fonte energetica, benefici questi di cui godrebbe l’intero panorama mondiale, primi tra tutti la riduzione delle emissioni gas (con un risparmio di CO2 pari a circa trenta quattro miliardi di tonnellate nei prossimi vent’anni), un bel risultato se si pensa la condizione atmosferica attuale.
Ma questo non è l’unico aspetto positivo derivante dall’adozione di queste tecnologie, difatti a beneficiarne sarebbe altresì anche il mercato occupazionale che potrebbe finalmente contare un un imponente incremento e sulla massiccia creazione di nuovi posti di lavoro per risorse professionali specializzate nei comparti energetici delle rinnovabili.