In Nuova Zelanda l’impianto eolico più a sud del mondo

Due anni di lavoro, poiché è possibile intervenire solo da novembre a febbraio quando la temperatura è più mite (meno 20 gradi!!), e 10 milioni di dollari neozelandesi, pari a circa 7,4 milioni di dollari americani, interamente erogati dal governo della Nuova Zelanda, hanno portato all’installazione di tre pale per lo sfruttamento dell’energia eolica che costituiscono l’impianto più a sud del mondo.

Alte 37 metri, dotate di turbine che genereranno, ognuna, 333 kW di potenza, le pale sono state poste a Ross Island, zona dove le temperature toccano i 57 gradi sotto lo zero. Questo parco eolico, che rappresenta una vera e propria sfida tecnologica – anche se già un altro impianto è presente in Antartide nella Mawson Station appartenente all’Australia, dotato di due pale – fornirà circa l’11% dell’energia necessaria alla base neozelandese di Scott e a quella statunitense di McMurdo, risolvendo in parte il paradosso delle basi di ricerca che studiano l’ambiente emettendo gas nocivi.

Le turbine sono state costruite e verranno gestite dall’azienda elettrica statale della Nuova Zelanda Meridian Energy; il project manager della Meridian, Scott Bennett ha dichiarato: “Se l’impianto eolico darà prova di successo, potrebbe essere seguito da altri, è in fase di valutazione anche il potenziale uso di energia solare. La filosofia è quella di ottenere un impianto in attivo e funzionante che possa essere operativo per un anno ed indicarci la strada da seguire”.

I neozelandesi, secondo i quali esistono altri siti potenzialmente idonei alla costruzione di impianti che sfruttino le energie rinnovabili, hanno programmato la costruzione dell’impianto in modo “spaziale”: “Tutto doveva essere programmato fino all’ultimo dado e bullone” ha spiegato Bennett.

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