Cresce in Europa la produzione di energia da fonti rinnovabili nel 2011 a partire dall’energia eolica, nonostante il settore economico in generale stia vivendo uno dei suoi periodi peggiori. L’eolico ha infatti registrato un incremento dell’11% rispetto all’anno precedente e del 31% rispetto a tutte le fonti rinnovabili.
Grazie a questo ottimo risultato il settore non conosce il significato della crisi economica raggiungendo la quota di 93.957 MW di capacità eolica complessiva sviluppata nell’ultimo anno. In tutto il continente però il paese che più ha investito e creduto nelle rinnovabili è la Germania che troviamo in testa seguita da Spagna, Francia, Italia e Gran Bretagna producendo quasi 10 mila MW installati nel solo anno passato. L’incremento mantiene il trend dell’anno scorso in cui l’aumento è stato grosso modo lo stesso.
Una nota negativa da valutare è quella del trend in discesa rispetto a quello sviluppato negli scorsi 17 anni nei quali l’incremento era stato molto più elevato con crescite del 16 % annuo, dimostrando che la crisi intacca il settore soltanto diminuendo il tasso degli investimenti e quindi della crescita ma non portando mai il settore verso la perdita ma mostrando sempre risultati incoraggianti.
La crescita nell’ambito delle rinnovabili in Gran Bretagna è stata garantita dall’utilizzo dell’off-shore per l’eolico ovvero grazie all’utilizzo delle pale eoliche nell’oceano, al contrario Svezia e Germania hanno puntato maggiormente sull’on-shore ovvero sull’installazione di impianti eolici sulla terraferma. Si tratta in ogni caso di un impegno costante nei confronti dell’ambiente e nella ricerca della crescita del settore che fornisce energia pulita e a zero emissioni per l’ambiente.
Uno studio dell’Associazione Energia Eolica Europea dimostra come stando ai dati attuali sia possibile soddisfare il fabbisogno energetico europeo per il 3,6%. Un dato che dimostra come sia difficile, nonostante gli investimenti, incrementare quella che è la necessità di energia europea ma che lentamente sta diventando sempre più rinnovabile e sempre meno inquinante.
Il dato raggiunto assume estrema rilevanza se si considera il fatto che gli impianti installati in Europa per il 71% sono di energie rinnovabili, in elevatissima crescita in Europa rispetto al 38% dello scorso anno. Un risultato che magari è da attribuire anche alla crisi economica che ha sfiduciato nei confronti degli impianti a carbone e alle sue emissioni per credere nel progetto rinnovabile anche per individuare un certo riscontro economico.