Cresce il numero di impianti eolici realizzati dalle imprese italiane ma a crescere è il suo quantitativo all’estero e non in territorio italiano. Gli investimenti esteri del settore eolico infatti sono aumentati in un solo anno del 40% passando dal 30% al 71%, in quest’anno invece di tutti i MW di potenza installati solo il 26% è stato realizzato in Italia.
Lo studio è stato effettuato attraverso un Rapporto Irex di Althesys che, ha studiato nel corso di nove mesi, 24 operazioni legate al settore energetico per un giro di soldi di 1,1 miliardi di euro e per un totale di potenza installata di 1230 megawatt. Attraverso la minuziosa analisi effettuata è emerso che alle aziende presenti nel nostro paese il giro d’affari attorno al settore eolico frutta tra i 25,9 e i 37,3 miliardi di euro.
Questi dati sono riferiti rispettivamente al ricavo che sarà possibile ottenere entro il 2020 raggiungendo la quota dei 12.6850 MW di solo eolico e una seconda, sempre per il 2020 che consenta di arrivare ai 16.000 MW. Si tratta quindi di uno scenario, il primo, più realistico ed un altro, il secondo, più accelerato e ottimistico che prevede un netto incremento nel corso dei prossimi nove anni con una crescita che potrebbe arrivare fino al 176% nel solo settore dell’eolico.
Si tratta quindi di un boom per il settore delle rinnovabili, anche se a ricevere energia pulita sarebbero gli impianti esteri più che quelli italiani come affermato da Althesys. Proprio da Althesys, arriva la voce dell’amministratore delegato Alessandro Marangoni, che fa il punto della situazione in Italia dichiarando : “L’eolico in Italia sta vivendo una fase di rallentamentocomplici i nuovi meccanismi incentivanti, l’assenza di alcuni importanti decreti attuativi che generano insicurezza normativa nel settore, e infine l’ allargamento del perimetro della Robin Tax”.
