Stabilimenti Green: le spiagge dell’Emilia Romagna si distinguono per l’adozione di pannelli solari, sistemi di recupero dell’acqua e raccolta differenziata
Ultime news dal mondo dell’efficienza. Gli stabilimenti balneari dell’Emilia Romagna diventano sempre più green grazie alle loro pratiche virtuose. Oltre all’adozione della raccolta differenziata, gli stabilimenti della zona hanno deciso di utilizzare riduttori di flusso, legno riciclato per la creazione delle passerelle e in ultima istanza, rendersi autonomi energeticamente.
Dal 2003 ad oggi si sono piano piano moltiplicati gli stabilimenti balneari ecosostenibili che hanno dimostrato come un impresa possa riunire in sé rispetto per l’ambiente e progresso tecnologico, dando il via ad un turismo a basso impatto. In tutto si possono contare almeno 40 strutture dove si promuovono e si applicano comportamenti all’insegna dell’ecologia. E il numero è in aumento. Qui i proprietari reinvestono parte dei profitti, per installare impianti all’avanguardia e consumare così meno acqua e meno energia. Ma vediamone qualche esempio.
Nel suo bagno, il numero 97 di Riccione, Domenico Marchetti ha cominciato con la cosa più semplice: separare la plastica dal vetro e dalla carta, e invitando i bagnanti a fare lo stesso, iniziando la raccolta differenziata più di dieci anni fa. Oggi Marchetti ha un impianto per il recupero dell’acqua delle docce, che viene usata una seconda volta per i wc. Un modo con cui riesce a risparmiare, ogni estate, almeno 100 metri cubi d’acqua. Inoltre, sopra le cabine sono stati installati dei pannelli fotovoltaici, grazie ai quali la struttura è autosufficiente a livello energetico. L’ultima iniziativa è il premio ecologico per i bagnanti che arrivano a Riccione in bus o in treno.