Al giorno d’oggi ci si orienta sempre di più verso stili costruttivi che tengano conto del risparmio e dell’efficienza energetica e soprattutto della tutela dell’ambiente. Le moderne tecniche seguite nella bioedilizia hanno infatti posto l’accento su come le case ecologiche siano effettivamente molto più efficienti rispetto alle costruzioni realizzate con i metodi tradizionali.
Per questo motivo i Governi sono sempre più attenti allo sviluppo di questo settore green favorendo gli interventi di ristrutturazione degli immobili realizzati tradizionalmente. Per chiunque è interessato ad eseguire lavori di ristrutturazione del proprio immobile in termini di efficientamento energetico, la normativa attualmente in vigore permette infatti di avvalersi di una serie di agevolazioni fiscali. Per chi esegue lavori di questo tipo nel periodo compreso tra il 26 Giugno 2012 e il 30 Giugno 2013, sarà possibile avere una detrazione IRPEF del 55%, con un limite massimo di spesa detraibile che si aggira intorno ai 96.000 euro. Chi invece ristrutturerà il proprio stabile a partire dal 1 Luglio 2013, la detrazione sarà del 36 % e il limite di spesa detraibile scenderà a 48.000 euro.
Ma quali sono le condizioni per usufruire di queste agevolazioni? Bisogna infatti sottolineare che la detrazione IRPEF del 55% si riferisce a lavori di riqualificazione energetica effettuati attraverso interventi su edifici preesistenti e non di nuova costruzione, sugli involucri degli edifici (tetto, pareti, pavimentazioni, infissi), per l’installazione di pannelli solari o per sostituire gli impianti di riscaldamento con altri più efficienti.
Rispetto al passato oggi è più semplice ottenere agevolazioni di questo tipo grazie al “Decreto Crescita”. Per accedere ad esse basta indicare i dati catastali dell’edificio in ristrutturazione e i dati di registrazione dell’atto sulla propria dichiarazione dei redditi.