Danimarca: “Strategia energetica 2050”

La Danimarca ha un obiettivo ben chiaro e cioè quello di riuscire ad autoprodurre energia esclusivamente green entro il 2050. E’ questa la priorità del paese scandinavo in cui si parla nella “Strategia energetica 2050”, un progetto sostenuto e voluto dalla sinistra del paese e condiviso pienamente anche dall’opposizione di centro destra.

Il portavoce del Partito Liberale danese, nonché Ministro dell’Ambiente e dell’Energia fino all’ottobre del 2011, Lykke Friis avverte che l’operazione di passaggio alla produzione di energia esclusivamente tramite fonti rinnovabili sarà piuttosto costosa. La prima finalità perseguita dai sostenitori del progetto è quella di ridurre gradualmente la dipendenza dai combustibili fossili entro il 2020 e di riuscire a raggiungere il traguardo dell’indipendenza da questa fonte entro il 2050.

Bisogna ricordare che la Danimarca già può vantare la produzione del 20 % della sua energia attraverso impianti eolici e altre energie green, grazie anche ad un intervento effettuato nel 2009 quando ha avuto inizio l’attività Horns Rev 2, quello che è considerato il parco eolico off shore più grande del mondo, caratterizzato da 91 aerogeneratori; il paese nei prossimi 8 anni completerà numerosi progetti che riguardano parchi eolici situati sia sulla terra ferma che in mare aperto.

Il passaggio totale alle fonti rinnovabili sarà una transizione costosa, ma come affermano i dirigenti di Copenaghen sarà una scelta “politicamente responsabile”, poiché si sostituisce alla dipendenza dai combustibili fossili che col passare degli anni diventerà sempre più costosa. Passare alle energie rinnovabili quindi darà la possibilità alla Danimarca di autoproteggersi dall’aumento dei prezzi energetici.

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