Una novità molto importante si fa strada nel settore della bioedilizia. A Wilhelmsburg, quartiere di Amburgo in Germania, è possibile visitare la Biq – Das Algen Haus, la prima casa ecologica interamente alimentata grazie all’utilizzo di alghe.
Dopo avervi parlato della Fusion Honka, la casa in tronchi di pino finlandese, oggi vi presentiamo uno degli ultimi progetti nel settore della bioedilizia: la Biq – Das Algen Haus, letteralmente tradotto in “La Casa di Alghe”, un edificio eco-sostenibile che nella sua struttura integra la coltivazione di microalghe all’interno di pannelli trasparenti che permettono che queste ultime possano essere esposte alla luce e quindi svilupparsi più rapidamente.
L’introduzione delle microalghe all’interno di una serie di bio-reattori presenti lungo la facciata di vetro creano un tipo di rivestimento nello stesso tempo funzionale e dall’estetica gradevole. Ciò rappresenta una novità molto importante in quanto queste microalghe permettono di mantenere la temperatura interna fresca durante i mesi estivi, calda durante quelli invernali e alla fine del loro ciclo vitale diventano biomassa da trasformare in metano per il riscaldamento dell’acqua e delle stanze. Inoltre questo involucro garantisce all’edificio anche ombra, insonorizzazione e depurazione da inquinanti ed allergeni.
L’edificio è formato in tutto da 5 piani suddivisi in 15 unità abitative. E’ in grado di alimentarsi energeticamente in maniera autonoma poiché ogni metro quadrato della superficie della facciata riesce a rendere circa 15 grammi di biomassa al giorno. Secondo i calcoli, infatti, ciò consente la produzione di circa 4.500 kWh all’anno di energia elettrica, quantitativo che rappresenta una percentuale maggiore rispetto al reale fabbisogno energetico annuo di un nucleo abitativo composto da 4 persone.