Due ricercatori italiani, già impegnati da diverso tempo nello studio dei carburanti alternativi, hanno messo a punto una serie di micro impianti per la trasformazione di oli esausti in biodiesel. Dopo una serie di esperimenti portati avanti anche grazie a molteplici collaborazioni con università straniere, i due ricercatori mettono a disposizione del privato una serie di piccoli reattori molto economici.
Sotto questo punto di vista si da la possibilità ad ogni utente privato di poter produrre autonomamente piccole quantità di biodiesel con un costo esiguo e con risultati pari a quelli dei più costosi impianti industriali. Questi dispositivi sono pratici, poco ingombranti, semplici da utilizzare e in pochi minuti permettono di realizzare un litro di biodiesel con una spesa esigua che si aggira tra i 15 e i 25 centesimi. Inoltre, il biodiesel porta con sé una serie di aspetti positivi per quanto concerne l’impatto sull’ambiente poichè ha la caratteristica fondamentale di essere totalmente biodegradabile e di inquinare quindi il 70% in meno rispetto al diesel fossile.
Negli ultimi anni il settore del biodiesel sta diventando sempre più popolare. Sono molte le persone che stanno scegliendo la strada dei carburanti alternativi, sia come conseguenza dell’aumento del costo della vita e soprattutto della mobilità, che nell’ultimo periodo grava notevolmente sulle tasche degli italiani, sia per la necessità di vivere in un ambiente più sano e ecologico.
Fino ad oggi sono stati numerosi i limiti della produzione di biodiesel in ambito domestico, oltre a tutta una serie di limitazioni legislative. Con l’utilizzo dei nuovi reattori quindi diventerebbe possibile aggirare l’ostacolo del “caro carburante” senza la necessità di avere conoscenze particolari o spazi logistici di ampie dimensioni.