Tempo fa abbiamo parlato dei “fondi del caffè per produrre arredamento“, oggi vi parleremo dei fondi del caffè utilizzati come base di sostentamento per la crescita di funghi. L’ idea geniale è arrivata da Alejandro Velez e Nikhil Arora, ex studenti ormai laureati della Business School della University of California.I due durante una lezione avevano sentito dire dal loro professore che i funghi potevano crescere sui fondi del caffè utilizzati e senza conoscersi, separatamente chiesero maggiori dettagli al professore, dopo di che si incontrarono ed iniziarono a buttare giù qualche idea. Dopo accurate ricerche arrivarono alla sconcertante verità che in realtà solo l’1% del caffè macinato finisce nella tazzina ed aguzzando l’ingegno arrivarono al punto di dover trovare un modo di sfruttare ciò che gli altri buttavano via come immondizia.
A questo punto hanno messo su una piccola azienda che nel giro di 1 solo anno ha avuto un fatturato di 1.4 milioni di dollari, e si prevede di raggiungere i 5 milioni di dollari entro il 2012.
Ma quest’ iniziativa non è partita solo dagli States, infatti anche in Italia 2 studenti: Annarita Marchionna , studentessa di tecnologie alimentari e Daniele Gioia , tecnologo alimentare, hanno avviato un progetto che prevede la produzione di funghi dai fondi del caffè. L’idea è partita dal Bando N.I.D.I. (Nuove Idee di Impresa Innovative n.d.r.), lanciato dalla Camera del Commercio, che ha permesso loro di avviare l’attivita con una sovvenzione da 10.000 euro. Le prime prove hanno dato ottimi frutti, infatti dalle analisi chimiche-sensorie, sembrerebbe che i funghi abbiano una qualità superiore e superiore sia anche il sapore e la consistenza.