La produzione europea di biodiesel è in una fase calante, lo dicono i dati Forniti dalla European Biodiesel Board. Dopo un trend in forte crescita dal 2008 che aveva fatto registrare un aumento di produzione del 35%, è iniziata una fase di crescita moderata. Mentre la crescita del 2009 la crescita è stata del 17% nel 2010 la produzione è salita solo del 5,5.
Secondo i dati raccolti dall’Ebb nel primo semestre il 2011, segna il punto in cui si passa da una fase di crescita ad una contrazione della produzione. Leader incontrastato del mercato rimane la Germania, che nel 2010 ha prodotto 2.861.000 di tonnellate di biodiesel. Segue la Francia con 1.910.000. La Spagna è arrivata a produrre quasi un milione di tonnellate, 925.000, mentre l’Italia quarto produttore europeo produce 706.000 tonnellate.
Ben diversi sono i dati se si considera la capacità degli impianti che nel 2010, a fronte di una produzione europea di 9.570.000 tonnellate, la potenzialità era di 21.904.000 tonnellate, di 22 milioni a luglio 2011. L’importanza della capacità di produzione deriva dagli investimenti industriali pianificati sulla base degli ambiziosi obiettivi fissati dalla Unione europea per l’uso del biodiesel, sottolinea l’Ebb.
A fronte, però di tanta potenzialità si valuta che a luglio di quest’anno ne veniva utilizzata solo il 44%. A penalizzare la produzione europea, denuncia il settore, sono le importazioni dai paesi terzi, in particolar modo dall’Argentina e dall’ Indonesia.