Sempre meno vento nel nostro pianeta. E’ un fenomeno che si concentra soprattutto nell’emisfero settentrionale. E’ quanto risulta da una ricerca diffusa sulla rivista Nature Geoscience, realizzata da un’università francese. Secondo questo studio, la velocità delle masse d’aria, che è stata calcolata praticamente al livello del suolo, ha registrato un calo del 10% per quanto riguarda gli ultimi trent’anni. Questa ricerca non fa altro, comunque, che confermare degli studi precedenti, che già sostenevano che in America, Australia, Cina e alcune nazioni europee, i venti erano calati d’intensità, anche se non erano state definiti i motivi di tale cambiamento. I dati che sono stati raccolti da Vautard, dimostrerebbero che il 60% di tale cambiamento è dovuto all’incremento della vegetazione all’interno dell’emisfero settentrionale.
L’effetto più rilevante si è avuto nel continente europeo ed in quello asiatico: il fenomeno è cominciato circa 50 anni fa, nel 1960, anche se, oggigiorno, ovviamente, lo scenario risulta molto più chiaro e si presta meglio a valutazioni e previsioni.