Incredibile ma vero, per il secondo anno consecutivo il settore del solare termico ha subito una sorta di deludente e quanto mai preoccupante involuzione, soprattutto per quanto attiene il calo di domande nell’itero comparto europeo.
A renderlo noto, unn rapporto emerso da alcune statistiche dell’ European Solar Thermal Industry Federation (ESTIF) che, analizzando l’area coperta da nuovi impianti nei 27 Stati membri più la Svizzera, ha scoperto una serie involuzione, difatti nel 2008 l’intera area di riferimento si aggirava sui 4.770.000 metri quadri a dispetto dei 4.277.000 metri quadri nel 2009, manifestando una diminuzione del 10% complessivo.
Il rallentamento sembra essere stato addebitato in maniera principale al mancato sviluppo del mercato tedesco che ha segnato -23% insieme a quello della Grecia che ha toccato il -31%.
Valutando l’andamento del settore, è emerso che tra i sei mercati europei più importanti, solo l’Austria è riuscita ad ottenere un lieve aumento del volume di mercato.
C’è da dire però che paesi come Ungheria, il Portogallo e i Paesi Bassi, che nel contesto europeo rappresentano comunque mercati minori, sono stati ugualmente capaci di registrare tassi assai sensibili grazie ai loro programmi di incentivazione.
A rendere precario e instabile il mercato, afferma Presidente di Estif, Olivier Drucke, le mancate campagne di sostegno che spesso finiscono per ostacolare la riuscita e lo sviluppo dell’intero settore.
È possibile leggere di seguito una sorta di tabella la quale riporta le percentuali con relativo andamento di mercato delle varie nazioni europee:
Austria 356,544 +3%
Italia 400,000 -5 %
Spagna 391,000 -10 %
Francia 335,000 -14 %
Germania 1,615,000 -23 %
Grecia 206,000 -31 %