L’Italia con la sua Enel Green Power e in collaborazione con gli spagnoli, rientra all’interno di uno dei progetti più all’avanguardia riguardo al settore delle rinnovabili, concentrandosi in particolare su una delle frontiere più innovative delle energie alternative, parliamo del solare termico a concentrazione.
Ebbene anche l’Italia rientra nel famosissimo progetto Desertec, ovvero una delle più ambiziose operazioni di rilancio delle rinnovabili che prevede l’avvio di un investimento iniziale di oltre 400 miliardi di euro per restituire all’Europa oltre il 15% del fabbisogno energetico totale della popolazione, entro il 2050.
La notizia sembra rivestire un’importanza particolare data l’improvvisa e significativa inversione di tendenza, nei mesi scorsi difatti, il mondo aveva assistito ad un progressivo divario tra i paesi dell’Europa mediterranea e quelli dell’Europa centro-settentrionale.
A quanto pare infatti erano state Francia e Germania a prendere le redini del progetto, decidendo un piano di coinvolgimento per aziende e banche che avrebbero dovuto contribuire all’effettiva realizzazione del piano, escludendo tutti i paesi dell’Europa del Sud.
Un vero smacco in principio per l’Italia che avrebbe dovuto portare alla ribalta il mondo delle tecnologie per la produzione di energia da fonte pulita, grazie all’ausilio di un Premio Nobel come Carlo Rubbia che ricordiamo aver guidato la realizzazione dell’innovativo impianto in Sicilia, dall’Enea e dall’Enel, rientrante nella cosiddetta operazione Archimede.
A quanto pare però data la partecipazione “Dello Stivale” all’impresa Desertec, sembra che la partita cominci a riequilibrarsi dando vita ad un nuovo futuro, tutto italiano, per lo sviluppo di tali energie.