Giunge dalla facoltà di ingegneria del MIT l’ultima e innovativa scoperta che potrebbe rappresentare un’efficacie soluzione per produrre energia elettrica, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente. La fonte alternativa presa in considerazione nel corso di questo studio è il vapore acqueo, che verrà assorbito da uno speciale film polimerico realizzato in laboratorio dai ricercatori americani. La suddetta pellicola, una volta entrata in contatto con il vapore, modifica continuamente la sua forma, generando così energia meccanica da convertire in elettricità, che a sua volta verrà impiegata per alimentare micro-dispositivi nanoelettronici come i sensori ambientali di temperatura e umidità.
Il film polimerico non è altro che una rete composta da due diversi polimeri: il polipirrolo, che funge da supporto strutturale conferendo rigidità, e il poliolo-borato, che invece rende il tutto più elastico, essendo un gel morbido che si gonfia quando assorbe vapore acqueo. Con un totale di 20 micrometri di film è possibile generare una potenza media di 5,6 nanowatt da immagazzinare in piccolissimi condensatori per alimentare dispositivi microelettronici.
Questo vantaggioso sistema, ancora soggetto a studi finalizzati a migliorarne l’efficienza e ampliarne gli ambiti di applicazione, potrebbe essere impiegato anche per sfruttare l’evaporazione del sudore umano, basta fissare questo un generatore di dimensioni ridotte sugli abiti di qualsiati tipo e genere.
“Siamo molto entusiasti di questo nuovo materiale – ha spiegato Robert Langer, del David H. Koch Institute e docente al MIT – e ci aspettiamo di raggiungere una maggiore efficienza nella conversione di energia meccanica in energia elettrica poiché per questo materiale si troveranno applicazioni più ampie.”