L’ospedale piemonese S. Luigi Gonzaga di Orbassano sarà l’apripista di un importante progetto (co-finanziato dalla Regione Piemonte), chiamato “Smart Hospital“, che avrà come obiettivo la produzione di energia pulita a partire da rifiuti sanitari. L’azienda ospedaliera, infatti, cederà i suoi scarti medicali all’azienda torinese Fotorecuperi (specializzata nel trattamento di rifiuti speciali), per ricavare elettricità che verrà poi utilizzata da quelle imprese che necessitano di combustibili non derivanti da sostanze fossili (aziende metallurgiche, centrali di teleriscaldamento, cementifici).
Tale trasformazione avverrà mediante l’utilizzo di uno specifico impianto, che si occuperà prima di tutto della sterilizzazione dei rifiuti per prevenire eventuali rischi di infezioni e per poterli maneggiare senza alcun tipo di difficoltà. Questo sistema, realizzato e collaudato con la collaborazione del Politecnico di Torino, ha richieso costi decisamente contenuti e di sicuro più bassi rispetto a quelli impigati con l’utilizzo di impianti di termovalorizzazione.
Oltre a garantire la riduzione del problema dello smaltimento dei rifiuti sanitari, questa nuova tecnologia consente all’ospedale piemontese di risparmiare circa il 15-30 % sui costi di gestione. Le cifre stimate in fase di sperimentazione comprendono anche gli oneri del trasporto, che avverrà mediante una politica di km zero grazie alla collaborazione dell’Interporto di Orbassano.
“Riteniamo che l’esperienza pilota intrapresa al San Luigi possa rappresentare un evento importante, in quanto risponde all’esigenza di stare al passo con un mondo in continua evoluzione – dichiara il Direttore Generale ASO San Luigi Gonzaga, Remo Urani – per inseguire i traguardi di minore produzione, pericolosità ed impatto ambientale, indicati dalla normativa UE e nazionale.”