Continua il nostro viaggio all’interno del mondo dei prodotti volti al riscaldamento. Riscaldare vuol dire inevitabilmente consumare delle risorse, e consumare delle risorse comporta un certo grado di inquinamento e ovviamente un cerco dispendio economico, ecco perché scegliere il prodotto giusto fa bene alla tasca e all’ambiente.
Nuovo scandalo per la commercializzazione di borse per la spesa, gli shopper che, con l’aggiunta dell’additivo ECM vengono venduti come buste biodegradabili e quindi riutilizzabili quando in realtà non lo sono poichè non rispettano quelli che sono i tempi di biodegradazione che rispettano la normativa attualmente vigente.
Parlare di stufe elettriche a basso consumo potrebbe sembrare, a prima vista, quasi un ossimoro, perché l’energia elettrica (come tutti sappiamo) ha raggiunto costi a dir poco proibitivi, motivo per cui è facile immaginare che tra i vari prodotti volti al riscaldamento della casa, le stufe elettriche siano inevitabilmente le meno convenienti.
Eppure, tra tutte, ci sono modelli che rispetto ad altri impiegano un minor dispendio di energie.
Continua il confronto circa lo sviluppo della tecnologia degli impianti eolici che consente di ottenere energia pulita da una fonte totalmente naturale quale è il vento. Le associazioni ambientaliste si schierano contro la diffusione di tali impianti per la deturpazione del paesaggio con la costruzione degli impianti.
Il nucleare non convince proprio più nessuno! Difatti a scagliarsi contro il progetto -ancora in fase di attuazione- che mira a reintrodurre l’energia dell’atomo in Italia, non sono solo gruppi e le associazioni ambientaliste, ma bensì anche il cuore dell’economia nostrana come Imprenditori, manager e professionisti che, per sancire “il personale rifiuto assoluto”, hanno deciso di firmare un appello curato da Kyoto Club al fine di incentivare lo sviluppo delle energie rinnovabili come alternativa al nucleare.
Il World Future Energy Summit del 2010 è stato certamente uno degli eventi più imporatnti relativamente allo sviluppo sostenibile e alle energie rinnovabili.
Ognuno di noi, almeno una volta nella vita, ha pensato di installare sul proprio tetto un pannello fotovoltaico per poter ottenere energia gratuita -e soprattutto pulita- attraverso lo sfruttamento dei raggi solari.
Ma perché scegliere l’energia fotovoltaica in alternativa al petrolio?
Quali sono i principali vantaggi offerti?
Nuovo parco ecolico denominato Salbatica I e realizzato in Romania al nord di Dobrogea. La notizia arriva grazie ad un comunicato della società facente parte di Enel e attiva nel mondo delle energie rinnovabile. Tale sistema è capace di sviluppare una potenza totale di 30 MW.
Il fotovoltaico entra anche nel campo ludico, un campo che come ormai tutto nel mondo contemporaneo, ha bisogno di energia per alimentarsi. Non si tratta solo di energia necessaria ai bambini che devono poter correre da una parte all’altra ma anche quella per illuminare le aree dedicate al divertimento dei bambini e per l’eventuale funzionamento delle giostre stesse, se queste sono ad energia elettrica.
In questi giorni l’Autorità per l’Energia elettrica e il gas, ha varato una serie di progetti per la creazione di stazioni di ricarica per auto elettriche che serviranno a sviluppare una sperimentazione a partire dal 30 aprile 2011.
Ne abbiamo sempre sentito parlare ma abbiamo mai capitato veramente i connotati di questo “noto sconosciuto”?
Parliamo del Conto Energia, ovvero del particolare sistema di incentivazione destinato alla produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo di un impianto fotovoltaico.
Prosegue la crescita nell’ambito del fotovoltaico di Enel Green Power, la società di Enel leader mondiale nella produzione e gestione di impianti da fonti rinnovabili,in particolare procede con la diffusione di una nuova, immensa struttura situata in piena provincia di Perugia, in particolare nel comune di Deruta.
Come è facile immaginare, uno dei principali ostacoli che si contrappone allo sviluppo su larga scala delle fonti energetiche rinnovabili, rimane certamente l’onerosità di alcune ricerche e soprattutto di alcune tecnologie, costi che in alcune situazioni rappresentano delle vere e proprie barriere poste a freno di un potenziale ampio sviluppo.
Nuovo accordo entrato in vigore tra USA e Russia in merito all’energia nucleare, siglato ben tre anni fa tra gli ex paesi protagonisti dell’ormai passata guerra fredda. A siglarlo l’allora presidente Vladimir Putin secondo quanto riferito dalle agenzie russe. L’ufficialità è stata data grazie all’incontro moscovita tra il vice ministro degli esteri Rabkov e l’ambasciatore americano John Berle.
Non è poi tanto sbagliato ammettere che, al giorno d’oggi, la diffusione di alcune tecnologie (per quanti utili siano) dipende in via quasi del tutto esclusiva dal costo di queste ultime. Una condizione questa, che sembra essersi dimostrata determinante anche per le energie rinnovabili e la spiegazione in realtà è molto semplice: